Se siete appassionati di basso e ammirate il talento di Pino Daniele, non potrete perdere il nostro ultimo tutorial dedicato al brano “I Got the Blues”. Nel video esploriamo il magnifico solo di basso fretless di Alphonso Johnson. Dopo numerose richieste da parte della Community, sono lieto di presentarvi questo approfondimento come primo contenuto della nuova annata del nostro canale.
L’Album “Bella ‘mbriana”: Un Capolavoro del 1982
Per comprendere appieno il contesto di “I Got the Blues”, è importante conoscere l’album che lo contiene: “Bella ‘mbriana”. Pubblicato nel 1982, è il quinto disco in studio dell’artista e segue i successi di “Nero a metĂ ” e “Vai mò”, consolidando la fama di Pino anche all’estero. Il titolo si riferisce a uno spiritello positivo che abita le case nella tradizione napoletana; la scelta sottolinea come l’animo di Pino Daniele sia profondamente radicato nelle sue origini. La formazione per questo disco è straordinaria, con musicisti di elevato calibro come Alphonso Johnson al basso, Tullio De Piscopo alla batteria, Rosario Jermano alle percussioni, Joe Amoruso alle tastiere e Wayne Shorter al sax.
Il Solo di Basso: Un Viaggio Emozionale
Il pezzo “I Got the Blues” è un blues minore ricco di malinconia e nostalgia, elementi che ben rappresentano il significato di “blues”. Pino Daniele detiene un’interpretazione unica del blues napoletano, espressa in testi che evocano solitudine e tristezza, come l’incipit di questo brano che dice: “‘O Gio’ che voglia ‘e te vedè, me manca assaje ‘na compagnia”, e il refrain che ripete insistentemente “I got the blues on me”. La musica riflette questo stato d’animo, amplificato dall’intenso solo di Alphonso Johnson.
Analisi del Solo: Tecniche e Dettagli
Nel nostro tutorial, analizziamo il solo di basso con attenzione ai dettagli armonici. Alphonso usa un basso fretless, caratterizzato da un’action piuttosto alta, per creare un suono unico, che valorizza ogni nota con precisione e profonditĂ . Poniamo particolare enfasi sull’uso dei chord tones e sui passaggi caratteristici del solo, come l’uso della scala minore armonica e gli espressivi glissati.
Attraverso un’attenta decodifica del suonato, esploriamo come Alphonso interpreta in maniera accorta i cambi di accordo, muovendosi agilmente tra le note portanti dell’armonia. La bellezza di questo solo al fretless risiede anche nel fatto che è stato sicuramente improvvisato, il che lo rende unico nelle sue sfumature e piccole imperfezioni. Cerchiamo di capire il “pensiero” dietro ogni nota, piĂą che replicare meccanicamente ogni passaggio.
Conclusione: Interpretare e Personalizzare
Anche se è importante decodificare l’assolo in ogni dettaglio, vi invito a portare il vostro tocco personale nell’esecuzione. Il mio consiglio è di reinterpretare liberamente alcune parti per rispettare lo spirito originale dell’improvvisazione.
Speriamo che questo tutorial sia stato di vostro gradimento. Vi invitiamo a condividere le vostre opinioni nei commenti e, come sempre, restiamo in attesa di nuove proposte e suggerimenti dalla nostra amata Community. Alla prossima!